Indice
Regione: Liguria – Golfo del Tigullio
Località di partenza: Sestri Levante
Difficoltà: Facile. Adatta a tutti, famiglie ed anche inesperti. Consigliamo comunque di affrontare l’escursione con le giuste attrezzature e soprattutto con gli scarponi da montagna.
Durata: 1 ora circa di salita
Come arrivarci – parcheggio
Raggiungere il punto di partenza per l’escursione a Punta Manara è semplice!
Occorre lasciare l’auto in uno dei tanti parcheggi disponibili a Sestri Levante (nell’alta stagione trovare parcheggi non a pagamento è molto difficile, vicino alle spiagge sono comunque presenti molti parcheggi blu) ed inoltrarsi nel centro di questo affascinante paesino ligure.
Una volta intrapreso il carrugio (Via XXV Aprile) a circa metà di questa via ricca di negozi, ristoranti e bar ecco che troviamo le prime segnaletiche per Punta Manara e giriamo quindi in Vico del Bottone dove il sentiero comincia con una piccola scalinata.
Lungo il sentiero
La prima parte del sentiero costeggia ancora le abitazioni di Sestri e non offrono ancora angoli particolari, ma in breve tempo ecco che si inoltra nella vegetazione tra campi di ulivi e lecci che rilasciano nell’aria un profumo caratteristico di questo territorio.
Dopo un primo tratto coperto nel bosco ecco i primi scorci di paesaggio, stiamo salendo rapidamente verso l’alto ed al primo punto panoramico la vista è di quella che mozza il fiato!
Risalendo le rocce sporcate dalla sabbia portata dal vento ecco che raggiungiamo una panchina da cui è ora possibile avere una spettacolare veduta della Baia del Silenzio dall’alto, con uno sguardo anche sulla Baia delle Favole che si trova sulla sponda opposta della piccola penisola di Sestri.
Dopo questo primo punto panoramico il sentiero prosegue ora in una vegetazione sempre più selvaggia ed affascinante, composta da un sottobosco ricco di piante di mirto, da bellissimi lecci, enormi agavi e da pini marittimi che vanno pian piano aumentando di numero man mano che si sale verso l’alto. Il profumo della vegetazione è inconfondibile e nelle giornate di sole anche i colori sono indimenticabili. Il verde delle piante si miscela al colore della sabbia presente ovunque su questo terreno e con l’azzurro del mare e del cielo sembrano dipingere letteralmente un quadro davanti ai nostri occhi.
Dopo aver affrontato la parte pià difficile il sentiero prosegue poi meno in salita con diversi tratti in piano circondati da frutteti, orti ed altri ulivi.
Ogni 100 metri di questo sentiero rappresentano un valido esempio di macchia mediterranea, ed il fatto di volgere ormai lo sguardo soltanto verso la natura crea un vero e proprio distacco dalla realtà. Dalla metà del percorso in poi non è di fatto più possibile vedere centri abitati e le uniche testimonianze della modernità sono le barche che navigano sulle coste rocciose sottostanti.
Arrivo a Punta Manara
Dopo circa un’ora il sentiero entra in un bellissimo bosco di pini marittimi e dopo aver incrociato un bivio per nuovi percorsi ecco che in circa 5 minuti raggiungiamo finalmente Punta Manara! Dopo un’ultima scalinata arriviamo ad una vertiginosa punta a picco sul mare, a circa 150 metri da un’acqua limpida che riflette colori che vanno dal verde smeraldo all’azzurro del cielo. In questo luogo incantato incontriamo i resti della Torre Saracena che ci rimanda con la fantasia a quando gli uomini salivano sin qui per avvistare le navi provenienti dal mare aperto.
Superata la torre raggiungiamo infine il punto più estremo dove chi soffre di vertigi probabilmente avrà qualche difficoltà ad arrivare.
Da questo punto estremo abbiamo una vista perfetta su Riva Trigoso e le sue spiagge, il cui fascino purtroppo non eguaglia però quello di Sestri Levante.
Ritorno
Dopo qualche spettacolare scatto fotografico ritorniamo indietro ripercorrendo esattamente lo stesso percorso dell’andata e appena arrivati al carrugio ci rifocilliamo con un bel gelato vista mare!
Dove soggiornare
Per visitare la meravigliosa Sestri Levante e fare tappa poi nella non lontana Portofino ed alle 5 Terre occorrono ben più di 24 ore, per questo motivo la nostra Gita è durata 4 giorni ed abbiamo dovuto così scegliere un alloggio che ci facesse da “base”.
Per soggiornare noi di “Idee per una Gita” vi consigliamo un Bed and Breakfast che si trova a Conscenti, in Val Graveglia, nell’entroterra del Golfo del Tigullio e che si chiama Locanda Barbin.
La Locanda si trova a circa 15 minuti d’auto da Lavagna e circa 30 minuti da Sestri Levante che nel nostro caso era la meta preferita. La camera in cui abbiamo soggiornato era grande, con un letto comodo ed un piccolo frigorifero, uno spazio all’aperto con tavolino e sedie ed un ampio bagno attrezzato di tutto il necessario.
La colazione è abbondante ed avvertendo per tempo che siamo vegani ci sono stati gentilmente fatti trovare dei buonissimi dolcetti di pasticceria apposta per noi, frutta e latte vegetale! Giovanna e Simone portano avanti questo B&B a conduzione famigliare con amore e simpatia coccolando i loro ospiti dall’inizio alla fine del soggiorno; proprio loro ci hanno dato molti utili consigli riguardo le visite da effettuare nella zona… compresi nomi di ristoranti in cui gustare le prelibatezze del posto! Il tutto con il supporto di brochure e biglietti da visita.
La locanda è composta da 5 stanze chiamate rispettivamente Erika, Edera, Corbezzolo, Iris e Mimosa (quella che è stata assegnata a noi) tutte caratterizzate da una simpatica scritta sulla porta che le contraddistingue. Ci sono poi delle zone comuni come la cucina dove ogni mattina è possibile gustare la colazione in compagnia degli altri ospiti. A pochi metri dall’ingresso è disponibile un ampio parcheggio gratuito, un vero lusso se consideriamo le difficoltà che si incontrano invece nel trovare posto per l’auto in tutte le altre località della zona.
La strada per raggiungere Lavagna dalla Locanda è semplice e quasi mai troppo trafficata, non ci è quindi assolutamente pesato prendere ogni giorno l’auto per andare a Sestri dove sicuramente non avremmo potuto godere della tranquillità che si prova qui; ci spiace soltanto di non aver avuto il tempo per qualche escurione in Val Graveglia ma questo sarà di certo un motivo valido per tornare a fare visita alla Locanda.