Indice
Regione: Lombardia, Valsassina
Località di partenza: Piani d’Erna (LC)
Difficoltà: Escursionistica esperto
Altezza: da 1875 m metri (800 metri circa di dislivello dai Piani d’Erna)
Come arrivarci, parcheggio
Per effettuare l’escursione al Rifugio Azzoni noi abbiamo scelto di partire dai Piani d’Erna e di salire quindi in funivia fino all’inizio del sentiero n°5.
Raggiungere i Piani d’Erna è semplice! Siamo a pochi minuti d’auto da Lecco, in località Versasio.
Da Lecco seguiamo le indicazioni per Versasio e una volta in paese proseguiamo quindi in direzione della funiva, lasciamo l’auto nell’ampio parcheggio e prendiamo quindi la funivia stessa per salire nel primo punto panoramico di questa Gita. Dall’alto potremo godere sin da subito di un ampio panorama sull’intera città di Lecco ma soprattutto non potremo non notare la stupenda vista ravvicinata sul Monte Resegone, montagna simbolo dell’intera provicia di Lecco e punto di riferimento per tutti coloro che dalla Brianza e Milano ammirano la sua inconfondibile sagoma nelle giornate più limpide!
Una volta all’uscita della funivia proseguiamo a piedi sino alla bocchetta d’erna dove incontreremo un bivio con molteplici sentieri tra cui quello che interessa a noi, ossia il n°5
Ecco una fotografia scattata nella prima parte di percorso
Il sentiero verso il rifugio
La salita verso il rifugio comincia con un breve tratto di sentiero completamente nascosto nel bosco per poi uscire e non rientrarne più fino alla meta.
Il sentiero n°5 ci fa camminare quasi in piano allontanandoci velocemente dai Piani d’Erna fino a quando non lo abbandoneremo per prendere ora il n°1. Fate molta attenzione a non perdere questo bivio, comunque bene segnalato. Una volta intrapreso il sentiero n°1 la salita si fa più dura ma anche decisamente più panoramica. Il punto d’arrivo sarà già visibile sin dai Piani d’Erna, quando alzando lo sguardo verso una delle numerose cime del Resegone noteremo una croce di ferro. La cima in questione è chiamata Punta Cermenati ed è la più alta di tutte (1875 metri)
Il sentiero si presenta costantemente in salita ed accettabile fino a circa 40 minuti dal rifugio, quando comincia letteralmente ad arrampicarsi sulle rocce. A segnare l’inizio del tratto più complicato è un passaggio vertiginoso riconoscibile dalla corda metallica di sicurezza attaccata alla roccia. Da qui in poi saremo nella parte più rude e selvaggia del Resegone, tra quelle enormi guglie rocciose che sono così ben riconoscibili anche a molti kilometri di distanza.
Subito dopo il passaggio appena citato cominceremo inoltre a vedere in lontanza le mura del rifugio Azzoni arroccato tra le rocce, da cui sarà poi possibile volgere lo sguardo sull’altro versante della montagna dove avremo un’ampia panoramica delle Alpi Orobie e non solo!
Dopo circa 2 ore di salita eccoci finalmente al rifugio che si trova a pochi metri dalla cima riconoscibile dalla presenza della croce di ferro che circa 800 metri più in basso potevamo osservare soltanto da lontano!
Guardando verso il basso dal versante di Lecco potremo osservare il punto di partenza dell’escursione e sentirci adesso dei veri pazzi per aver fatto una camminata del genere! Ma basterà fare un giro su noi stessi per capire che tutta la fatica fatta aveva uno scopo e che non sono assolutamente energie sprecate.
Nelle giornate più limpide dai 1875 metri del Resegone lo sguardo si spinge fino alle cime più lontane, dalla Valle d’Aosta, alla Valmalenco sino alle Dolomiti! Tra le cime più riconoscibili abbiamo quelle delle vicinissime Grigne, del Legnone, del Pizzo dei 3 Signori e del monte Disgrazia, ma basterà voltarsi di poco per osservare anche l’infinita pianura della Brianza che va fino a Milano.
Al Rifugio Azzoni decidiamo di entrare per rifocillarci e come sempre in questi casi eccoci a godere dell’atmosfera caratteristica dei rifugi, dove i viandanti si fermano per mangiare, per scambiarsi informazioni, ma più che altro per godere di questi attimi in cui con la testa stacchi da tutto, perchè adesso sei qui… lontano dal quotidiano e lontano da casa, a pochi metri dalla cima di una bellissima montagna ed immerso nella natura… dove ancora i ritmi frenetici della città non sono arrivati e dove sicuramente non arriveranno mai!
Dopo un ultimo sguardo dall’alto decidiamo di tornare indietro e lo facciamo percorrendo lo stesso identico sentiero dell’andata. Se avete ancora energie poi, una volta tornati in prossimità dei Piani d’Erna, potete effettuare una facile e rilassante cammianata lungo il Sentiero Natura che dopo un giro completo dei Piani vi riporterà alla partenza.